
Questa è una domanda che mi sono posta spesso nel corso della mia vita, soprattutto quando ho iniziato a lottare per crearmi un'identità professionale.
Oggi vi voglio raccontare di una Vanessa Daldini diversa da quella che conoscete oggi, una Vanessa che non aveva ancora trovato la sua strada, che non aveva ancora scoperto la forza interiore di cui era capace, che spesso si lasciava travolgere dalle difficoltà e dagli ostacoli della vita. Per molto tempo, ho vissuto alla deriva, senza una meta precisa e senza una vera consapevolezza di me stessa. Non avevo una carriera soddisfacente, non avevo ancora trovato la mia passione, non avevo ancora compreso quale fosse la mia vera identità. In quei momenti di difficoltà, mi sono trovata a lottare con me stessa, con le mie insicurezze e i miei dubbi, ma soprattutto con la paura di fallire e del giudizio degli altri. Ho sentito spesso la pressione sociale di conformarmi agli stereotipi di genere, di essere solo una madre o solo una professionista, di dover scegliere tra le mie responsabilità familiari e le mie aspirazioni di carriera. Mi chiedevo spesso se davvero una mamma potesse essere anche una donna in carriera, se fossi all'altezza di tale sfida, se avrei mai avuto il coraggio di mettermi in gioco e di perseguire i miei sogni. Ma in fondo sapevo che non avrei mai trovato la risposta giusta se non avessi cominciato ad ascoltare me stessa e a cercare la mia strada.
La mia vita non è sempre stata facile, soprattutto quando ho dovuto affrontare la fine del mio matrimonio. In quei momenti difficili, ho capito che dovevo trovare la forza interiore di cui avevo bisogno per andare avanti. Ho capito che non potevo trovare conforto in un compagno, ma dovevo lottare con me stessa e affrontare le mie paure e insicurezze, da sola.
Ho deciso di seguire la mia passione per la nutrizione e ho fatto molte scelte difficili per realizzare il mio sogno di diventare una professionista di successo. Non è stato facile surclassare cliché e giudizi riguardanti le donne che vogliono costruire una carriera e, allo stesso tempo, essere madri. Ho dovuto superare molti ostacoli, ma ho continuato ad andare avanti con determinazione e coraggio. La mia esperienza mi ha insegnato che la forza interiore viene da dentro e che dobbiamo credere in noi stessi e nei nostri sogni, anche quando sembra difficile.
Ho imparato a essere più compassionevole con me stessa e ad accettare che non sempre sarei stata perfetta. Ho imparato a guardare le cose dal mio punto di vista, anziché da quello degli altri, e ad ascoltare il mio cuore.
La mia rinascita ha avuto un impatto significativo sulla mia autostima e sulle mie relazioni con gli altri. Ho imparato ad amarmi di più e ad essere più sicura di me stessa. Ho capito che essere una mamma non mi impediva di perseguire i miei sogni e che, al contrario, potevo utilizzare la mia esperienza di vita per aiutare gli altri, è lei che mi ha insegnato che una mamma può essere anche una donna in carriera e che non c'è niente di male in questo. La forza interiore che ho trovato mi ha permesso di superare momenti difficili e di trovare la strada verso la mia felicità.
Spero che la mia storia possa essere d'ispirazione per tutte le donne che lottano tutti i giorni per riuscire, che magari si sentono sole e impaurite di fronte alla vita, che non sanno come affrontare le difficoltà e che temono di non poter perseguire i propri sogni perché genitore.
Condividere la mia storia significa mettere a nudo una parte di me, ma lo faccio con la speranza che possa essere di aiuto per chi si trova nella mia stessa situazione. Non dobbiamo mai smettere di credere in noi stesse e nei nostri sogni, perché la forza interiore che abbiamo dentro di noi è la chiave per raggiungere la felicità e il successo.
A presto,
Vanessa